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    • Un breve video spot di presentazione dei 4 passi per una pedagogia dell'emancipazione, realizzato da Valeria De Paoli e Michele Aiello, MCE Roma.

    •  In questo file trovate una mia analisi delle pedagogie attive e una prima introduzione alle pratiche che potrebbero ispirare i 4 passi. Sono presi in considerazione i concetti fondamentali che  fondano le pedagogie attive: apprendimento della democrazia, motivazione  e  desiderio di apprendere, pedagogia del progetto e del  problema, didattica differenziata, valutazione formativa.  Parto dalla storia riprendendo i nomi dei principali attivisti ma  il mio punto di vista è specifico: si colloca sulle orme delle tecniche Freinet e della pedagogia istituzionale e non  delle pedagogie individualiste. C'è dunque  una scelta a favore di un metodo attivo  orientato alla cooperazione  e alla formazione di soggetti capaci di resistere alla "pulsione"    e di costruire il "bene comune". 

      Enrico Bottero

      https://www.enricobottero.com/


    • In queste  slides   (utilizzate in occasione di un suo incontro a Roma nell'ottobre 2018) Philippe Meirieu contrappone due paradigmi educativi: quello di una scuola che forma la capacità di adattamento in vista del successo personale (oggi in forte ascesa) e quello di una scuola che forma nella prospettiva di una società solidale. Tocca a noi  scegliere  le finalità e agire   costruendo pratiche, istituzioni e metodi  coerenti con l'obiettivo perseguito. 

      Enrico Bottero

      Per approfondire:   https://www.enricobottero.com/philippe-meirieu


    • L’obiettivo principale delle pedagogie cooperative è il superamento dell’insegnamento collettivo e simultaneo che dalla prima metà dell’ Ottocento si è radicato nei sistemi scolatici. L'organizzazione di una pedagogia differenziata è dunque una via utile e necessaria.  Nel file qui sotto  un'analisi della possibile organizzazione di una pedagogia differenziata.

      Enrico Bottero

      “Il lavoro individualizzato ha senso solo se integrato con la vita sociale e cooperativa” 

                                                   Célestin Freinet